Il benessere dei dipendenti che passa anche dal non inviare email oltre l’orario di lavoro
Nel maggio 2016 per la prima volta un governo europeo ha sollevato una questione legata al benessere dei lavoratori, attraverso un’iniziativa dal sapore acerbo del puro principio. Si trattava della legge del governo francese “Loi Travail”, conosciuta anche come “diritto alla disconnessione”, che prevede per i lavoratori il diritto ad essere off line fuori dagli orari d’ufficio. Legge di diritto, ma senza alcuna sanzione prevista in caso di violazione. Un invito per le aziende superiori a 50 dipendenti ad evitare di inviare email fuori dall’orario di lavoro, per contribuire a ridurre il crescente stress da lavoro correlato dei propri collaboratori.
Questa iniziativa ha fatto discutere molto il popolo del cyberspazio e non solo!
Ma la domanda sorge spontanea: è davvero possibile nel terzo millennio disconnettersi completamente? Qual è il fine reale di questa iniziativa?
Pensieri che mi affollano la mente al termine di una giornata impegnativa, mentre procedo nel traffico gardesano. Una breve pausa ad un semaforo rosso, un respiro profondo e i ricordi mi riportano al momento in cui ho capito che lo stress nasceva dentro di me, ero io a permettergli di travolgermi. E solo io potevo riportare la mia vita in equilibrio.
L’analisi del mio io è stata spietata e dettagliata, e ha portato a galla tutte le parti di me con cui ho dovuto fare i conti: l’Area Manager, la Casalinga, la Figlia, la Donna….ma all’appello ne mancava una! Non la trovavo più! La parte di me che amava il profumo del prato appena tagliato, che si perdeva a guardare il cielo stellato, che stava ore ad ascoltare le onde del lago sui sassi, che sognava ogni notte di correre a perdifiato… quella Tania non aveva spazio nella mia vita.
In un attimo tutto è stato chiaro, e ho scelto. Di stare bene. La prima scelta sono stati pochi minuti al giorno di passeggiata nel verde; giorno dopo giorno la voglia di correre è risalita dai luoghi profondi di me in cui era immersa. Il primo chilometro. E decidere di tornare a vivere nel paese sul lago in cui sono cresciuta.
Oggi torno a casa e nonostante i chilometri in più e il traffico estivo, recupero il mio equilibrio guardando le montagne ed il lago, come ci si perde in un quadro, correndo o passeggiando nella natura, raccogliendo le verdure nell’orto e i frutti dalle piante.
Sono una consulente, il mio telefono rimane acceso; la vera disconnessione è trovare me stessa ogni giorno.